Quotidianamente Donna
Storie di vita ... racconti di Donne.
La donna rende armoniosa ogni poesia, ma spesso la vita di una donna non è una poesia dai versi gioiosi e spensierati.
Io, in questa rubrica, desidero raccontarvi i pensieri, le paure, le gioie di Donne che ogni giorno sognano, amano, gioiscono e ...soffrono.
Se anche tu desideri raccontarmi la tua storia, qui sotto troverai le domande che daranno spunto al tuo racconto. Inviami la tua storia al seguente indirizzo e-mail: mary@nonsolofiori.com
(anche in forma anonima)
Mary - Raccontami di te, delle tue paure, dei tuoi sogni, delle tue nostalgie, delle tue gioie più grandi che hai vissuto. Cosa vuol dire per te essere donna oggi. Esprimi te stessa, parlami della tua infinita pazienza, della tua compassione e del tuo modo di reagire alle ingiustizie che incontri nel tuo quotidiano. Se sei casalinga, cosa pensi del tuo ruolo? Ti senti apprezzata? Come giudichi il tuo ruolo? Se lavori fuori casa, riesci a conciliare famiglia e lavoro? Quali sono le difficoltà che spesso incontri. Sei madre? Quali sono le tue ansie. Cos'è per te l'amicizia? Pensi che sia possibile oggi credere nell'amicizia? C'è qualcosa di te che vorresti cambiare? Cosa ne pensi della chirurgia estetica? Nei momenti di tristezza cosa ti aiuta a reagire e a ritrovare il sorriso? La donna d'oggi ha gli stessi diritti degli uomini, ma in pratica non é sempre cosi, cosa ne pensi? Purtroppo la donna continua ad essere soggetta a forti rischi: depressione, violenze quotidiane, stalking, mobbing, vorrei conoscere la tua opinione. Ti ringrazio. |
Anna - Mi chiamo Anna, ho 46 anni, sono sposata da 23 anni e ho due figli. Sono contenta di essere donna, malgrado le difficoltà, soprattutto in questo periodo che non c'è abbastanza lavoro e mio marito lavora saltuariamente. Io sono casalinga, ma lavoro poche ore come baby-sitter in modo da guadagnare qualcosina e riuscire così ad avere in due un minimo di stipendio. Essere donna oggi malgrado ci siano più opportunità di crescita professionale mi rendo conto che alla fine è sempre la donna quella che pensa alla casa, ai figli e che alla fine deve fare un doppio lavoro. Essere donna oggi è essere comunque donna di "ieri". Sono contenta per quelle donne che si sentono gratificate sul lavoro, malgrado i sacrifici che devono affrontare. Io preferisco essere casalinga, mi piace tenere in ordine la casa, cucinare, (in fondo è il mio "regno" :-) occuparmi dei miei figli senza dover perdere mai un loro sorriso, i loro primi passi e seguirli ... verso il futuro, occuparmi di mio marito ... questo è il mio sogno. Le mie ansie subentrano quando si ammalano i miei bimbi, vedo tante malattie intorno a me che mi spaventano e ciò che desidero di più è vederli crescere sani e buoni. Per l'amicizia purtroppo ho poco tempo, anche se in questo sito e nel forum, grazie a Mary (che ringrazio di cuore per la sua presenza nei momenti che ho avuto di sconforto quando per un periodo mio marito non lavorava più) ho conosciuto tante belle persone. Credo nell'amicizia e prendere un caffè con un'amica ogni tanto per me è un momento fantastico, che mi ricarica. Cosa vorrei cambiare di me? Mi piacerebbe avere qualche chilo di meno, ma purtroppo malgrado le varie diete non riesco mai a mantenere un buon peso e purtroppo è un problema che mi porta ad avere problemi di salute. Non ricorrerei mai alla chirurgia estetica. A che serve? In tv spesso mi sembra di vedere solo tante bambole di gomma, inumane. La cosa più importante è la serenità, a questo aspiro ogni giorno e di invecchiare in salute in modo da vedere, ogni giorno, quando apro la mia finestra, splendere il sole e sussurrare "ecco un nuovo giorno ... e il mondo è un luogo meraviglioso". Quando mi rattristo? Quando sento di donne che subiscono violenze di ogni tipo. Che cosa orribile infierire su una donna. Atti da vigliacchi, da individui viscidi, non posso dire bestie perchè offenderei gli animali. Un bacio a tutte voi. Anna |
Amica anonima
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Per me essere donna oggi
non vuol dire nulla. Ho un grande vuoto dentro. La mia vita è tutta una delusione, ho commesso degli errori e purtroppo non è possibile tornare indietro e alle persone che ho fatto del male non posso chiedere più scusa perchè non ci sono più. Sono morte di malattia ed io ero giovane e non capivo queste cose. Chissà ... a forza di cercare di aiutare gli altri può darsi che questo mio dolore interno mi passi! La mia più grande fortuna è quella di aver avuto sempre accanto a me mio marito. Un altro secondo me se ne sarebbe andato. Nei momenti di tristezza solo il sorriso di chi mi vuol bene mi aiuta a reagire. Sono casalinga forzata, perchè la mia malattia non mi permette di fare altro. Sono madre. La mia ansia e la maggior paura che ho è quella di perdere una persona cara. Cosa vorrei cambiare di me? Tutto. Della chirurgia estetica penso sia solo un capriccio inutile. Per quanto riguarda la parità dei sessi, su alcune cose le donne non possono essere all'altezza dell'uomo, e capitano situazioni in cui la donna è in grado di arrangiarsi da sola, ma richiede comunque l'aiuto del compagno. La violenza sulle donne è un fatto orribile!!!!! Un bacio a tutte voi. |
Katia
- Io sono Katia, ho 36
anni,sono sposata da 18...ho 2 figli meravigliosi; Alessandro di quasi
17 anni e Samantha di 7. Cosa posso dire di me...dunque...possiedo tanti difetti:sono testona, pignola, emotiva e permalosa...pregi...forse ne ho, ma al momento non ne trovo!!! Mi piace leggere,apprendere nuove cose, giocare col Nintendo Wii e il Game Boy, l'uncinetto,la maglia, il ricamo, creare plastici con mio marito...odio la TV. La cosa che amo di più sono i bambini e il cane...ah dimenticavo mio marito...ahahahah. Sono sempre in ansia per loro, ho sempre paura quando stanno male...a volte mi sembra di stare male con loro, cioè di avere i loro malesseri!!! Della mia vita posso dire senza prolungarmi molto nei dettagli che magari non interessano tanto...che ho avuto un infanzia traumatica...sull'orlo della più totale disperazione, mi sono "scontrata" col mio principe azzurro...ci siamo sposati subito, forse ingenuamente data l'età, o per meglio dire mio marito s'è privato della sua agiata vita, dalla casa della mamma, per farmi "scappare" in modo legale...All'inizio è stata dura (anche ora), tutti ci erano contro, non possedevamo nulla di nulla...così per agevolarci e sfamarci abbiamo scelto di diventare "custodi" dell'azienda dove lavora mio marito (ora anch'io), puliamo gli uffici, curiamo l'azienda per pagarci l'affitto e le normali bollette per non esser del tutto "legata" alla ditta. Svolgo infinite mansioni e trovo che conciliarle tutte a volte risulta difficile, trascuro spesso la casa e facilmente non trovo il tempo per me stessa!!! Di me vorrei cambiare tante cose,ma non affrontare la chirurgia estetica...ho affrontato vari interventi e non ho voglia di sopportare altri dolori... Io ho sempre lavorato, per me è un modo come un'altro di evadere,di non sentirmi chiusa. Come Donna non me la sento di dire che esista la parità dei sessi,anzi qua c'è una mentalità retrograda...essendo a contatto con tanta gente noto che la donna non viene ascoltata e presa in considerazione...noi donne siamo intelligenti, abbiamo un cuore e dei sentimenti...ci vorrebbe più rispetto nei nostri confronti!!!! A volte...mi sento invisibile...ma io esisto!!!! A volte...mi viene voglia di urlare...ma con la sfortuna che ho, mi entrerebbe un insetto in bocca!!!! A volte ...nascondo il mio vero "io" per poter andare avanti e rispettare quello che gli altri vogliono da me!!! Nei momenti tristi io reagisco e vado avanti guardando come sono fortunata ad avere la mia famiglia che mi vuole bene... L'amicizia trovo che sia una cosa meravigliosa...anche se il tempo da dedicargli è restio...ho una grande Amica da tanti anni che ci sentiamo solo per telefono (tutte le settimane al venerdì sera)...perchè entrambe non troviamo mai il tempo da incontrarci!!!! un abbraccio. katia |
Amica anonima
- Ciao a tutte voi, perdonatemi ma preferisco non mettere il mio nome.
Vorrei però parlarvi di me e della mia vita vissuta fino ad oggi. O
meglio potrei dire che da poco ho cominciato a vivere una seconda vita e
spero tanto di ritrovare almeno un briciolo di serenità, di pace e
soprattutto vorrei smettere di aver paura. Mi sono separata un anno fa e
fortunatamente non ho figli, questo non vuol dire che io non li abbia
voluti ma perchè il mio ex marito avrebbe reso una vita d'inferno anche
ad un eventuale figlio. Mi sono sposata 18 anni fa e mi sentivo la donna
più felice di questo mondo, con tanti sogni ... una famiglia, una casa.
Pensavo che dopo 2 anni di fidanzamento di conoscere bene mio marito, ma
non è stato così. Dopo alcuni mesi di matrimonio ho preso il primo ceffone e questo perchè in un momento di litigio ho detto la mia. Si scusò subito, io ero frastornata, non avrei mai pensato ad una cosa simile, ma lo amavo e lo perdonai. Ho continuato la mia vita, ma con timore, cercando di non provocare situazioni che potessero farlo arrabbiare e per un paio di anni ci sono riuscita. Poi mio marito perse il lavoro e andavamo avanti con il mio stipendio, ma pagando l'affitto potete immaginare con uno stipendio come si poteva vivere. Era spesso irrequieto, tornavo a casa e preparavo subito la cena, ma qualunque cosa io facessi o dicessi non serviva a nulla. Si arrabbiava per qualsiasi sciocchezza. Io tacevo e abbassavo lo sguardo. Non potevo dire a nessuno come mi sentivo, avevo paura ma un giorno ne parlai con la mia collega, per me fu una liberazione perchè è un peso troppo grande da portare da sola e così continuai a sfogarmi con lei. E' stata ed è una grande amica. Finalmente trovò un nuovo lavoro e così continuavo la mia vita tra casa e lavoro, con momenti in cui era sereno ed era bello stare con lui, ma poi quando lo vedevo adirato ricadevo nuovamente nella paura, nell'ansia. Un anno fa tornò a casa infuriato perchè aveva avuto una discussione sul luogo di lavoro, eravamo a tavola e mentre sbraitava prese la bottiglia e la lanciò in terra. Mi chinai per raccogliere i vetri senza dire nulla e lui mi prese per un braccio e mi scosse spingendomi contro il muro. Non so come ma trovai la forza di dirgli di smetterla e che picchiandomi non avrebbe risolto il suo problema, che ero stanca di aver paura e che non lo amavo più, ero pronta al peggio ma non potevo più continuare a vivere così. Mi spinse per terra e uscì di casa. Presi la mia roba e tornai dai miei genitori. Quando mi cercò gli dissi di volevo la separazione e di non avvicinarsi più a me perchè lo avrei denunciato. Fortunatamente la mia storia ha un lieto fine, posso dire che fino ad oggi è uscito dalla mia vita e non l'ho più rivisto e la separazione è stata consensuale. Non esiste la parità tra un uomo e una donna e questo è perchè siamo individui differenti, dovremmo essere due esseri che si compensano, ma spesso uno vuole prevalere sull'altro. Quando manca il rispetto, l'amore muore. Giorno dopo giorno rimetto insieme i pezzi della mia vita, non sento nemmeno il desiderio di amare ancora, ora desidero solo guardare il cielo, sentire il sole caldo sul viso e avere delle amicizie. La violenza sulle donne è una vigliaccata e chi l'ha vissuta sulla propria pelle non la dimentica mai più. Un abbraccio a voi. |
Amica anonima - Sono cresciuta in una famiglia con grossi problemi. All’inizio eravamo contenti perché mia madre lavorava molto e avevamo tantissimi soldi. Invece quando mia madre si era ammalata e io avevo soltanto 7 anni ho dovuto badare e accudire i miei 3 fratellini, e poco dopo mio padre ha cominciato a bere. Ho dovuto curare anche mia madre che era molto più impegnativa dei fratelli. Per 8 anni la mia mamma stava a casa 1settimana e in ospedale 3-4 mesi. Mio padre per poter sopportare tutte le spese delle cure aveva cominciato a lavorare doppio e anche a bere per il dolore. Il problema è che lei quando stava quel poco tempo a casa non voleva stare vicino a mio padre e non era mai contenta di nessuno di noi e cosi lui dopo due anni che si sacrificava cominciò a bere sempre di più e ad alzare le mani. Io facevo tutto in casa e adesso dopo tanti anni sono orgogliosa che ho cresciuto bene i miei fratellini. Li ho aiutati a trovare la strada giusta per loro. In tutti quei anni non ho avuto aiuto da nessuno perché mia nonna abitava lontano e non poteva aiutarmi. Lei teneva i miei fratelli soltanto quando io stavo con mia madre in ospedale prima e dopo ogni intervento. E ogni volta che era a casa non faceva altro che sgridare tutti. E io cosi piano, piano, mi sono chiusa dentro di me. Tutte le vicine mi adoravano perché vedevano tutti i miei sforzi e poi sono sempre stata anche la prima a scuola e anche al liceo. Di giorno mi occupavo della casa e di accudire i miei fratellini e di notte studiavo. Mia madre non era comunque contenta di me. Ad un certo punto sono arrivata a desiderare che lei rimanesse per sempre in ospedale, perché ogni volta che tornava in casa si sentivano solo urla e mio padre che la picchiava ogni volta di più perché lei cercava sempre il litigio. Era sempre lei ad urlare a tutti. E ogni volta che succedeva io dovevo passare anche le notti da una parte a calmare mio padre che si metteva in cucina a fumare e piangere perché gli dispiaceva e l’unica cosa che ripeteva era “ che cosa devo fare di più”, d’altra dovevo stare dietro a mia madre e convincerla di non litigare più. E cosi noi 4 bambini prima abbiamo perso la madre perché era sempre via e poi anche il padre che stava a casa soltanto 3-4 ore di notte per dormire il resto era sempre al lavoro o a bere. Mi sorella che è la più piccola, aveva 3 anni e quando è cominciato tutto chiamava me mamma. Cosi il rapporto tra i miei genitori si è rovinato, tanto che si sono separati e hanno anche divorziato. Io poi sono andata via di casa perché studiavo e nello stesso tempo lavoravo. I miei fratelli sono rimasti con mia madre in casa, però i due maschi andarono subito a lavorare dopo che finirono la scuola, anche se io non ero d’accordo. Volevo che andassero al liceo, perché erano anche loro bravissimi a scuola e molto intelligenti. Poi mi convinsero che era la cosa giusta, perché solo cosi siamo riusciti in tre ad aiutare la mamma che non poteva lavorare e mia sorella che andava scuola. Ho sofferto moltissimo e solo l’anno scorso sono riuscita dopo i sforzi di mio marito, ad andare da uno psicologo per liberarmi del dolore che avevo dentro, perché non ho mai avuto un’infanzia serena. Con mia madre non ho un buon rapporto. Anzi non ci parliamo, e sono fortunata che abita a 2000km di distanza. Lei anche adesso non fa altro che farmi stare male e criticarmi. Penso però che anche se non sono stata bravissima, un grazie per tutto quello che ho sacrificato, me lo merito. Mi sono sacrificata tantissimo per lei e anche adesso aiuto mia sorella con l’Università e anche la mamma con soldi. Per i miei 24 anni mio marito e una mia cara amica mi hanno regalato una bambola, che è anche l’unica che ho avuto in tutta la mia vita.Tutto quello che io ho vissuto mi ha insegnato che la parità tra uomo e donna c’è solo quando fa comodo e non perché c’è davvero. Inoltre secondo me viene utilizzata, anche come arma. |
Nei prossimi giorni verranno inseriti altri racconti e se desideri inviare un commento in risposta ai racconti esposti inviameli a questo indirizzo: mary@nonsolofori.com
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